
A seguire al suggestivo allestimento effettuato nel chiostro dl Santuario la scorsa estate, la tarda primavera del 2025 porta a compimento la stampa del relativo catalogo.
Un tempo davvero propizio per un traguardo altrettanto importante, che consente di rendere nota a un pubblico ancora più vasto una fonte antica rivisitata per il bene comune.
Un passo fondamentale di fronte alle criticità del mondo d’oggi in termini di conoscenza consapevole, di osservazione e ascolto, di rispetto per la natura creata e la creatura umana.
Non solo, dunque, una questione di bellezza, che il Tacuinum miniato (vindobonensis series nova 2644, conservato alla Biblioteca Nazionale Austriaca, Vienna) da cui la mostra è stata tratta manifesta in ogni sua tavola, e che sorprende scorrendo le pagine del catalogo, né un’operazione puramente filologica, benché carica di senso dato il valore inestimabile del codice.
Non solo un fatto artistico; miniare è un’arte finissima e preziosa in sé, così capace di mettere a fuoco il dettaglio, sottolineare il gesto, emanare un’atmosfera invitando a respirarla come realtà.
In verità, lo splendore del Tacuinum viene dal tanto e dal quale riassume e trasmette, dalla pregnanza dei temi, dalle intenzioni a favore della vita, di cui è vero testimone.
Ciò di cui tratta è, infatti, cruciale: la salute dell’uomo e del suo habitat, intesi entrambi come interezza pulsante in simbiosi. Un tema a cui portarsi e su cui ritornare e sostare, per accendere e nutrire consapevolezza, per creare rispettosamente allacci di conoscenza, per coltivare il bene comune nel concreto dell’agire.
La presentazione del catalogo avverrà in forma di dialogo tra la parola e la musica, attività quest’ultima prescritta nel Tacuinum per l’intrinseca sua utilità nel bilanciare emozioni e stati d’animo, e per alleviare nelle malattie.
Si avvarrà inoltre della proiezione di altre immagini dalla fonte in digitale, per rendere la proposta ancor più godibile.
Ingresso libero offerta consapevole.