
(Charleroi 1962), presenterà due progetti nello spazio nurraumproject di Vittorio Veneto:
"Sottrattiestratti" (Vittorio Veneto 2025) e "Il fumo uccide" (Berlin 2007).
In entrambi i casi l'autore utilizza l'ambiguità delle definizioni per sovrapporre il drammatico evento del 1956, con il banale uso che l'odierna comunicazione fa e che rende la società sempre più schiava e dipendente, nel primo caso dal gioco, nel secondo dalle sigarette.
sottrattiestratti (2025) Progetto n. 8 per ricordare la tragedia di Marcinelle
Il progetto parte dall'analisi di due definizioni ambigue e velate di triste ironia. L'artista utilizza la data della tragedia (1956) e a questa sottrae l'anno di nascita di ciascun minatore caduto. La sottrazione determina l'età del minatore, il numero viene "estratto" per comporre il grande pannello centrale. I numeri riportati sulla griglia evidenziano la relazione con il gioco della fortuna, i 262 numeri prodotti da una sottrazione/estrazione danno forma al contenuto dell'opera, interagiscono con la coscienza di chi, mentre osserva, riflette sul feno meno della fortuna/sfortuna. Chi ha scelto di fare il minatore, scappando spesso dalla mise ria, è stato ingannato, nel caso di Marcinelle e non solo, è stato costretto a lavorare in condizioni disumane che in molti casi si sono trasformate in tragedia. Enrico Michieletto, essendo nato in quel luogo, da famiglia di minatori, racconta la tragedia perchè la sente vicina. Dal 2005, con numerosi progetti, si fa portavoce di quella circostanza che costò la vita a così tanti minatori.
Il fumo uccide (2007) Progetto n. 1 per ricordare la tragedia di Marcinelle
Il progetto mette in evidenza l'ambiguità del titolo che, da una parte si legge come avverti mento sui danni del tabacco, dall'altra come reale conseguenza del fatto accaduto nella miniera Bois du Cazier nel 1956. In quella circostanza i 262 minatori si trovavano a 935 metri di profondità e non ebbero alcun modo di salvarsi. Il fumo prodotto dalle fiamme causò la loro morte e Michieletto per ricordarli ha pensato di stampare i loro nomi su 262 pacchetti di sigarette, che oggi per la prima volta sono esposti ufficialmente.