
“To follow the dream and again to follow the dream and so ewig usque ad finem” : il motto di Lord Jim di Conrad, uno dei numi tutelari della mia giovinezza, è stato – ed è tuttora – uno dei miei motti ispiratori. Sognavo di fare qualsiasi lavoro che mi permettesse di stare sui libri e nei libri. L’unico che non mi era mai venuto in mente era quello di editore. La vita è sempre sorprendente, o è seguire i sogni che porta su sentieri imprevisti e al di là delle aspettative?
Non sapevo che Pippi Calzelunghe, i Mumin, Bibi, le fiabe di Andersen, Asbjørnsen e Moe e Afanasiev, tutto il mondo fiabesco e avventuroso della mia infanzia, mi avrebbero portato a Tolkien, all’Edda, alle Saghe, a Ibsen, a Karen Blixen: al Nord, al Nord! fino alle mitiche terre degli Iperborei e ai loro eredi.
Non sapevo che leggere è come mangiare: ci dimentichiamo quel che mangiamo e, ahimé, anche quel che leggiamo, ma quel cibo ci nutre dentro e non ci lascia indenni. Leggere è un’esperienza estetica o esistenziale? È perché da quarant’anni leggo “al Nord”, che tendo a pensare che i libri ci cambiano la vita?
O è così comunque? Felice di conversarne con voi al Vivaio, un bel dì di maggio, nutrendo corpo, mente, anima e amicizia. Emilia Lodigiani
Saremo sapientemente accolti da Chiara Alpago Novello dalle 9:30 per la prima colazione con caffè, tè, tutte le cose buone che servono a cominciare bene la giornata biscotti con farine bio cotti in forno a legna, yogurt e formaggi locali, marmellate di frutta del giardino, e quello che il risveglio e la stagione ispirano (per esempio, la chiffon). ore 12.30 pranzo leggero, saluti e brindisi. In mezzo, chiacchiere, domande, belle idee. A volontà.