Un tempo il giardino era di proprietà dei Gesuiti. Inaugurato nel 1960, deve il suo nome al fatto che durante la Resistenza al nazifascismo si instaurò uno stretto rapporto di collaborazione tra i partigiani bolognesi e quelli bellunesi.
Nel 2010 lo scultore Massimo Facchin, reduce della campagna di Russia, pone al centro del parco città di Bologna, un basso rilievo in bronzo che commemora i caduti in Russia durante la prima Guerra Mondiale. Nel pannello centrale è scolpita la parola: “Perché”, ripetuta in tutte le lingue a testimoniare il non senso delle guerre.