Il maestoso palazzo Pivetta (sec. XVII), antica residenza della famiglia Conti, acquistato successivamente dalla famiglia Pivetta-Stefani, si erge all’inizio della discesa di via “Karèra”.
Si dice che qui venne ospitato per una decina di giorni il patriota Pier Fortunato Calvi, dopo il fallimento della rivolta del 1848-49 in Cadore. Accolto da Maria, sposa del nobile Stefani e sorella del suo luogotenente Cadorin di Lorenzago di Cadore, fu costretto a fuggire da un’improvvisa incursione austriaca, saltando da un poggiolo del palazzo per scappare, attraverso la “Karèra”, in direzione di Feltre.
La “Karèra” è l’antica via carraia che sale da Puner verso il centro di Mel incassata tra mura massicce passa sotto due grandi archi, sopra i quali la famiglia Conti costruì il proprio palazzo nel XVII sec. Un tempo era tutta pavimentata a ciottoli (come le strade romane). Notevole il capitello di via “Karèra” sul quale si legge A.S.F.F.P.S.D. lettere che significano “Antonio Sovilla fece fare per sua devozione”. La leggenda racconta che a un ladro che aveva rubato soldi dalla cassetta delle elemosine venne tagliata la mano destra sul posto.
Proseguendo, dopo pochi metri, la “Karèra” incrocia la via “Čòpa” ed entra nella piazza principale, fra il palazzo del Municipio e la locanda Cappello. Secondo alcuni studi, che sostengono la presenza di un castello nella parte alta dell’attuale abitato, la “Karèra”rappresentava una via d’ accesso oltre a quella a Nord della piazza e quella allo sbocco della contrada dalle cinta murarie.
Location inconfondibile immortalata negli scatti di fotografi, negli album di nozze e su Instagram!