
Il volume "La Mongolia e i Mongoli", edito da Saturnia, è un'analisi approfondita delle testimonianze scritte dai sedentari sui popoli nomadi della Mongolia.
L'autore, l'antropologo e ricercatore universitario David Bellatalla, si discosta dalle prospettive puramente accademiche per offrire una visione che favorisca il dialogo interculturale in un mondo sempre più complesso.
Il lavoro esplora il modo in cui l'essere umano interpreta le culture diverse dalla propria, spesso manifestando pregiudizi o, al contrario, idealizzazioni utopiche. Attraverso una lettura comparata di diari di viaggio, resoconti di pellegrini, militari e avventurieri, il volume mette in luce i preconcetti e le percezioni del mondo stanziale nei confronti dei nomadi.
La ricerca di Bellatalla si concentra su sedici tematiche chiave, selezionando testi che esprimono non solo giudizi, ma anche stupore, delusione, apprezzamento e avversione. L'obiettivo è mostrare il duplice volto del pregiudizio, rendendo il lavoro accessibile a un pubblico ampio. L'esperienza di Bellatalla, che dal 1994 conduce ricerche in Mongolia, è testimoniata anche da altri suoi lavori come quelli sullo sciamanesimo e le sue spedizioni umanitarie, come il progetto S.o.S. Taiganà. La sua lunga carriera e l'essere Ambasciatore Culturale della Mongolia dal 2022 confermano la sua profonda conoscenza dell'argomento.
La mattina dopo, martedì 23 settembre, si terrà un incontro dedicato agli studenti delle scuole medie. L'evento, intitolato "Nelle Terre di Gengis Khan", userà immagini evocative per esplorare il nomadismo e incoraggiare una riflessione sulle sostanziali differenze tra il modello di vita sedentario e quello nomade.