
Borgo Piave ETC aps è lieta di presentare la nuova personale di Giorgio Vazza intitolata "Cara acqua, acqua cara - Relazioni d'acqua" che si terrà presso il Piano Nobile di Palazzo Doglioni, in via dei Molini 3 a Borgo Piave di Belluno, nelle giornate del 4, 9, 10, 11 e 12 ottobre 2025 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.
Si tratta di una raccolta di installazioni, tra cui alcune inedite, che ripercorre una ricerca artistica sul tema dell'acqua sviluppata dall’artista nell'arco di oltre trent'anni.
Il tema dell’acqua, l’artista e le date scelte non sono casuali ma questa personale vuole essere un’occasione per creare delle riflessioni anche sulla storia recente di Borgo Piave e del suo rapporto col fiume: nel secolo scorso il disastro del Vajont nel 1963, che toccò in prima persona allo stesso Vazza residente allora a Muda Maè, e l’alluvione del 1966 spinsero a fare delle scelte tra le quali lo spostamento della comunità di Borgo Piave, che da secoli aveva vissuto e lavorato sul fiume, in un’altra zona della città.
Fu questo che portò ad un abbandono, per circa 20 anni, di quello che era stato il porto fluviale della Città di Belluno ed alla perdita momentanea della storia legata a questo luogo che fortunatamente è stata oggi riscoperta col Museo del porto fluviale e degli Zattieri di Borgo Piave.
Tenere aperta la mostra anche il 9 ottobre diventa quindi un gesto di ricordo anche verso il disastro del Vajont che fu quindi un disastro sociale per la comunità borgopiavense.
Inoltre dalla mostra si potranno prendere altri spunti legati all’acqua come risorsa e fonte di vita e all’uso che se ne fa oggi in un mondo dove quotidianamente si sente parlare di approvvigionamento, siccità, bacini idroelettrici.
La mostra verrà inaugurata sabato 4 ottobre alle ore 17.00, vedrà l’intervento di Flavio Faoro e l’introduzione di Antonio Gheno presidente di Borgo Piave ETC aps.
"Acqua come elemento primordiale fin dall’origine legato alla vita, alla sua nascita e al suo sviluppo.
Acqua come connessione che segna il rapporto dell’uomo con se stesso, con la comunità, con i luoghi che abita e che attraversa.
Acqua come risorsa tra convivenza armonica e sfruttamento selvaggio.
Acqua che incanta, gocciola, fluisce. Acqua che segna, irrompe e travolge.
Acqua evocata, immaginata e vissuta.
Acqua che scorre come il flusso dei nostri pensieri.
Un viaggio artistico che partendo da un vissuto personale ripercorre il legame intrinseco tra l’uomo e l’acqua. Tra noi e la vita.” Giorgio Vazza.
Maggiori informazioni a segreteria@borgopiaveetc.it