Villa Montalban è una storica dimora situata alle pendici del Monte Serva, in provincia di Belluno. Sorge su un terreno pianeggiante, con la montagna a fare da imponente sfondo naturale. La data esatta di costruzione della villa non è certa, ma si ritiene comunemente che risalga alla prima metà del Seicento. L’edificio fu commissionato dalla potente famiglia Fulcis, tra le più influenti del Bellunese, nota per le sue attività militari e le numerose proprietà tra centro cittadino e campagna.
La villa cambiò nome dopo la morte di Fulcio Fulcis, ultimo discendente della famiglia, avvenuta proprio al suo interno. La proprietà passò dapprima al nipote Damiano Miari, che assunse il doppio cognome Miari-Fulcis, e successivamente, per via matrimoniale, alla famiglia dei conti Montalban. Il nome completo sarebbe quindi Villa Fulcis-Montalban, ma è comunemente conosciuta solo come Villa Montalban.
Un tempo al centro di una vasta tenuta agraria, la proprietà si estendeva dalla località di Sargnano fino al fiume Piave. Oggi l’area è stata ridotta a circa sette ettari e ha perso molti degli abbellimenti originari, come statue e fontane. L’accesso alla villa era scenografico, con un lungo viale che conduceva alla corte centrale, passando davanti a una fontana e arrivando infine al portico d’ingresso.
Ritenuta uno dei primi esempi monumentali nella vallata bellunese, la villa rappresentava sia il prestigio economico della famiglia Fulcis sia le sue vittorie militari. La facciata è decorata con due grandi stemmi raffiguranti l’aquila dei Fulcis e la stella dei Cavalieri di Malta, accompagnati da trofei militari e meridiane.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la villa subì gravi danni a seguito dell’invasione austro-tedesca e fu abbandonata, divenendo oggetto di vandalismi fino agli anni Trenta. In seguito fu acquistata dalla Pontificia Opera di Assistenza e trasformata in colonia estiva. Restaurata nel 1958, passò infine nel 1976 al Comune di Belluno.
Negli anni recenti la villa è stata utilizzata come sede di una scuola professionale, per attività culturali e come spazio per eventi sportivi e ricreativi.