Le Masiere di Vedana, sono un enorme e caotico accumulo di blocchi di roccia originato da un’antichissima frana, prima precipitata sull’antico ghiacciaio del Cordevole e poi “sparpagliata” dal lento fluire dei ghiacci, che un tempo occupavano quelle che oggi sono tranquille campagne popolate da volpi e tassi, picchi e civette.
Il percorso parte dalla località di San Gottardo, abitato fin dall'antichità dai frati, dove rimangono le tracce dell'antico borgo.
APPROFONDIMENTO e STORIE:
Una sterminata pietraia, brulla e arida, faticosamente colonizzata da una vegetazione rada e stentata. E’ il paesaggio tormentato delle Masiere di Vedana, microcosmo suggestivo ed enigmatico, situato ai margini del parco, nell’intorno della Certosa di Vedana. Sull’origine delle Masiere aleggiano numerose leggende (come spesso succede per i fenomeni misteriosi della natura). La formazione di questo imponente macereto a grossi blocchi è comunque da collegare a una serie di grandi frane di crollo, staccatesi dal monte Peron sul finire dell’ultima glaciazione (circa 15.000 anni fa), quando sulla conca di Mas-Peron stazionava la parte terminale (fronte) del ghiacciaio del Cordevole, ormai completamente disgiunto dal ghiacciaio del Piave. Si tratta quindi di un grande accumulo di “marocche glaciali”, cioè di materiali di frana blandamente sparpagliati da una lingua glaciale in fase di dissolvimento. Singolare “oasi umida”, sperduta in questo arido deserto pietroso, è il laghetto morenico di Vedana, alimentato da vene idriche sotterranee e adagiato in una piccola conca, lungo la direttrice di un’antica valle abbandonata del T.Cordevole.