Nella "piana della Contea di Cesana" sorge la chiesa di San Bartolomeo, una delle numerose chiesette che abbelliscono la Valbelluna.
L'impostazione tardo medioevale e a navata unica, viene documentata per la prima volta nel 1515 ma è sicuramente più antica.
Sulle sue pareti si trovano due fasi pittoriche ben distinte, una quattrocentesca e l’altra della metà del 1500.
L'Ultima Cena è una delle meglio conservate della zona con la particolarità della presenza dei gamberi rossi sulla mensa , la decorazione cinquecentesca ad o pera di Marco da Mel (1505 circa- 1583) come reca il cartiglio posto sopra la porta di ingresso nella parete ovest. L'Ultima Cena del 1540 è stata dipinta sopra la precedente quattrocentesca, staccata nel 1970 e ora conservata in pannelli nel nuovo Oratorio di Lentiai.
Perfettamente conservata sulla parete destra la "conversione di Polimnio" e alcune tracce di altre scene sulla parete ovest, divise da lesene decorate a candelabre. Nel centro del presbiterio, un altare ligneo seicentesco decorato con la pala raffigurante la "Vergine con bimbo tra i Santi" e un Paliotto in cuoio dipinto con S. Bartolomeo. Ai lati, due stemmi araldici, uno del vescovo Agazzi e l'altro della famiglia Vergerio, riconducibile quest'ultimo alla storia della Contea di Cesana.
La chiesa viene aperta ed è visitabile in particolari occasioni come l'evento "Frammenti d'Arte in Valbelluna" e per celebrazioni.