La storia del castello è legata alla famiglia Collalto, di antichissima origine longobarda, che da Treviso si stabilì qui tra il XII e il XIII secolo, fondando entrambi i castelli di Collalto e di San Salvatore.
Il secondo si espanse velocemente: verso la fine del Medioevo arrivò ad essere uno dei più estesi del nord Italia, con trentamila metri quadrati tra rocca e borgo. Inespugnato per tutto il Medioevo, durante la lunga pax veneziana il castello vide la fioritura di una straordinaria stagione artistica, con l'arrivo di pittori, poeti, musicisti e letterati. La Cappella Vecchia ne è testimone: essa infatti accolse lo straordinario ciclo di affreschi del Pordenone, mentre i palazzi si arricchirono di opere dei grandi maestri veneti dell’epoca. La bellezza e la magnificenza del castello diventarono anche lo sfondo di celebri dipinti di Cima da Conegliano.
Con l'avvento della Grande Guerra, il Piave fece da sfondo alle ultime battaglie ed il castello diventò bersaglio dell’artiglieria italiana.
Il conte Rambaldo avviò però un'appassionata fase di recupero dello straordinario patrimonio storico-artistico che proseguì fino alle soglie del nuovo millennio, in cui il castello di San Salvatore e le sue terre vennero definitivamente riconsegnate alla storia in tutto il loro splendore.