Nessuna genealogia è neutrale. Se smetti di sognare il passato e decidi di andartelo a prendere; se smuovi le zolle della memoria, più che mai quella condivisa; se illumini gli angoli più bui, se hai il coraggio o l’incoscienza di fare tutto questo, sorprese e delusioni sono inevitabili.
Raccontare di nuovo una storia vuol dire cambiarla: magari è solo un dettaglio, quasi invisibile, però spesso crea una fessura. Può far entrare la luce o trasformarsi in crepa, e ricomporla è difficile, forse neppure sensato.
Smettere di sognare il passato e andare a riprenderselo di certo è rischioso, anche doloroso, ma guardarlo negli occhi è l’unico modo per capire dove affondano le radici: soprattutto quando, quelle radici, hanno dato vita a nuove esistenze. Voltare la testa indietro serve ad andare avanti, a rimettersi in viaggio. Con una mappa.
Saremo sapientemente accolti da Chiara Alpago Novello dalle 9:30 per la prima colazione con caffè, tè, tutte le cose buone che servono a cominciare bene la giornata, poi tutti sdraiati a guardare le nuvole e ascoltare grandi storie; ore 12.30 pranzo leggero, saluti e brindisi.