
Un’esplorazione fantastica e al tempo stesso sorprendentemente concreta che, attraverso il percorso vitale e creativo dell’arte degli ultimi tre secoli, conduce lo spettatore alla scoperta di quei pittori che da un elemento primario come l'acqua, ma anche dal suo contrario - fors'anche un suo derivato -, la roccia, hanno tratto infinite e suggestive ispirazioni.
L’esposizione è inserita nel più ampio contesto di sensibilizzazione dei cittadini sul valore e la tutela dell’acqua dolce, un bene prezioso e indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo.
Essa si svilupperà in quattro sezioni cronologiche: il Settecento, con vedute di Venezia e della laguna di Francesco Guardi e lavori, tra gli altri, di Carlevarijs, Ricci, Zais e Bellotto; l’Ottocento,con Guglielmo Ciardi e i figli Beppe ed Emma, Bezzi, Fragiacomo, Morbelli, Nani, Tito, Nono, etc.
Il Novecento si articola a sua volta in due sezioni: in Arte Moderna si potranno ammirare le opere di Moggioli, Rossi, Semeghini, De Pisis, Sironi, De Chirico, Carrà, Guidi e Music, mentre nell’ultima parte dedicata all’Arte Contemporanea ritroveremo opere di Vedova, Tancredi, Morandis, Licata, Guccione, Schifano, Gilarldi, Jenkins, Salvo.
Molti dei quadri presenti in mostra non sono mai stati esposti al pubblico, rendendo l’appuntamento di Mel un’occasione davvero imperdibile per poterli apprezzare.
La mostra sarà preceduta il 30/09 da una serata alla presenza del curatore Granzotto presso l'auditorium San Pietro di Mel.